Com’è cambiato il nostro bioritmo
Lavorare da casa mentre ci si prende cura dei bambini, stare ad almeno due metri di distanza dalla persona successiva se si esce a fare delle commissioni, coprire il viso fino a non essere riconoscibili, passare tante ore online cercando di interagire con le persone alle quali vogliamo bene e non solo. Tutto questo fa sorgere una domanda: “Come stiamo affrontando questa situazione?”. In un anno sono state completamente stravolte le nostre abitudini, i nostri orari, le nostre “certezze”, il ritmo del sonno e del nostro status in generale. Nell’ultimo sondaggio Global Advisor condotto tra quasi 14.000 persone in 15 grandi Paesi, più di due su cinque (43%) degli intervistati hanno dichiarato di essere impazienti di tornare a una vita normale. Un altro terzo (34%) è ansioso per la propria salute, mentre il 15% si sente solo e il 12% è arrabbiato per le restrizioni alla propria libertà. Allo stesso tempo, però, più della metà (55%) è preoccupata per coloro che sono vulnerabili o deboli, mentre poco meno di un terzo (31%) è felice di passare del tempo con la famiglia e il 22% è ispirato da come le persone si stanno adattando. Una cosa è certa: è cambiato totalmente il nostro modo di stare al mondo, relazionarci, lavorare, studiare e tanto altro. La cosa più importante è non perdere la speranza, le cose prima o poi si risolveranno!